sabato 3 settembre 2016

Se rimanete indignati per una vignetta satirica significa che la vignetta era ben fatta

martedì 30 agosto 2016

La nuova recensione di I am Setsuna

i_am_setsuna_review.0.0

Il 19 Luglio è stato rilasciato I am Setsuna il primo titolo diTokyo RPG factory, il nuovo team di sviluppo creato da Square-Enix con l'intento di soddisfare la fetta di videogiocatori ancora legati e appassionati degli RPG vecchio stile.

A venire in soccorso di tutti quelli che a volte ripensano alla bellezza dei semplici, ma efficaci RPG come Final Fantasy, Chrono Trigger e via dicendo, è giunta Tokyo RPG Factor, riuscendo a riportare sui nostri PC e su PS4 un genere che costretto dai cambiamenti ormai sta perdendo tutte le caratteristiche che una volta lo contraddistinguevano.
Ritorno agli RPG vecchio stile.
Chi è riuscito a vivere tutte e due le generazioni di RPG sa bene come si siano evoluti questo genere di giochi con il passare del tempo: con l'avvento e la popolarità del genere free-roaming e il progresso tecnologico delle console si è ormai quasi del tutto abbandonato il concept del combattimento a turni.
Qualche ragazzo più giovane potrebbe dire: "Bleah, che schifo il combattimento a turni, è la cosa più noiosa di sempre".
Ma ovviamente non tutti la pensano così. L' avvento degli effetti speciali del cinema non rende meno belli film degli anni '60 e lo stesso vale per i videogiochi : parliamo di due cose diverse, di due genere di videogiochi diversi.
Winter has come.
All'inizio di I am Setsuna il giocatore viene catapultato in un mondo senza nome costantemente ricoperto di neve come a ricordare una di quelle palledi vetro con la neve finta che viene generata rosvesciandola.


maxresdefault


Inverni dipinti

Questa ambientazione caratterizzata da vaste pianure ricoperte di neve si abbinano alla perfezione con il tono narrativo piuttosto cupo, e vi è una costante aria di tristezza e malinconia che accompagnerà tutto il viaggio di Setsuna.
Visivamente il tutto è molto affascinante e coinvolgente, perlomeno emotivamente grazie anche ad una colonna sonora straordinaria ( ne parleremo in seguito ) ma a ben vedere anche per gli scenari che sembrano dipinti su tavolozza di acquarelli.

La tradizione, il sacrificio, il pellegrinaggio

L'inverno qui è già arrivato. Questo mondo è popolato da creature strane che mano a mano diventano sempre più aggressive, fino al giorno in cui la tradizione vuole che una giovane donna, in questo caso la nostra dolce Setsuna, sarà la prescelta per un sacrificio in grado di placare l'ira di queste creature.
Noi vestiremo tuttavia i panni del giovane Endir, un mercenario cacciatore di taglie a cui sarà dato il compito di assassinare la giovane, ma che si redimerà addirittura diventando suo guardiano e accompagnandola verso il pellegrinaggio necessario a completare il sacrificio.
La nostra compagnia inizierà dunque un viaggio di una quindicina abbondante di ore per perseguire l'obiettivo finale. Il tutto ovviamente ci suona un po' familiare? Beh..direi di si..

Temi ricorrenti

Pellegrinaggio, sacrificio ecc.. non staremo mica parlando di Final Fantasy X?
Come molti di voi ricorderanno, questa canovaccio narrativo ricorda vagamente quello che accadde ormai 15 anni orsono nel decimo capitolo della saga di Final Fantasy e anche se può sembrare molto diverso, il primo impatto che si ha durante le prime ore di gioco è quello di ripercorrere le stesse profonde tematiche.
Tuttavia mettendo da parte questa somiglianza, il titolo non si abbandona mai a ovvietà  e riempimenti, risultando ben costruito, sia per quanto riguarda trama, sia per la sceneggiatura che sicuramente riescono a coinvolgerci in maniera più che adeguata.


iamsetsuna_e3-1200x675


Comparto tecnico e analisi

Lo stile di gioco ricorda le colonne portanti di questo genere e il combattimento all'interno di I am Setsuna strizza l'occhio al capostipite Chrono Trigger . È possibile scegliere di utilizzare un oggetto, un attacco, o un'abilità speciale quando la barra ATB (Active time batle) raggiunge il suo punto ottimale.

Combattimenti strategici

Inoltre sono stati implementati due nuovi sistemi: Momentum e Flux, il primo dipende da un indicatore che si riempie a ogni turno e che consente di potenziare ogni attacco o incantesimo premendo un tasto al momento giusto mentre il secondo permette dei bonus quando si effettua un attacco potenziato dal Momentum.
Durante le prime ore l'interazione che si ha nel combattimento può apparire un pò macchinosa e tutta la struttura può sembrare poco avvolgente, ma con il passare del tempo il livello di gioco aumenterà drasticamente costringendo il giocatore all'utilizzo di queste due nuove feature, all'utilizzo della posizione corretta dell'eroe e infine l'impostazione dello scontro in tempo reale o in modalità di attesa, che ci permette di scegliere con calma la nostra prossima azione durante i nostri turni.

i-am-setsuna-screen-04-ps4-us-29jun16

Un po' complicato ma fidatevi che sarà molto divertente e non banale.
A differenza dei tipici giochi di ruolo, in I am Setsuna non troviamo ulteriori missioni secondarie ma bensì un focus diretto sulla sua trama principale.
Questa è risultata un arma a doppio taglio per il team di sviluppo che, probabilmente per non distaccare il giocatore dala storyline vera e propria,che rimane gradevole e piuttosto interessante, ha evitato di allargare gli orizzonti.
Questo fattore, unito a delle meccaniche di gioco e di sviluppo del personaggio un pò intricate e menù, tutorial e crafting macchinosi e a volte non proprio accattivanti rende il gioco degno di nota ma da cui non ci si deve aspettare un titolo dai budget illimitati colmo di caratteristiche. Un RPG diverso da quelli a cui ci hanno abituato negli ultimi anni.

Poesia musicale

Nonostante molte cose zoppichino un po' sotto gli aspetti videoludici, quello che possiamo considerare invece magistrale è la colonna sonora.
Quasi interamente con le note del pianoforte, e costruita con qualche accompagnamento sporadico di percussioni leggere e basso I am Setsuna tocca un approccio non convenzionale e minimalista che ben si adatta all'esperienza in quanto è in grado di offrire un senso di delicatezza all'ambiente che circonda i personaggi unico.
L'effetto che si riesce ad ottenere è quello di calarsi realmente nelle emozioni di Setsuna, nell'addentrarsi realmente nel silenzio ovattato della neve e della calma dei paesaggi innevati. Tuttavia questa calma apparente delle musiche al piano non perde i colpi durante le battaglie in cui l'intensità e il ritmo delle musiche riesce mantenere un livello davvero eccezionale.
Per concludere senza dilungarci troppo : I am Setsuna è un titolo che sicuramente avrete afferrato non è perfetto ma che vale la pena di essere giocato.
I fan degli JRPG vecchio stampo ne saranno probabilmente soddisfatti nonostante non ci siano un tratto caratteristico del tutto innovativo, che sicuramente è stato di proposito evitato per provare a far leva sui gusti dei videogiocatori che hanno già giocato capitoli sui generis anni or sono. Il budget che Square-Enix ha dato a questo nuovo team di sviluppo non è stato sorprendente e quindi neanche le aspettative devono essere da Game of the Year ( anche se il prezzo è eccessivo ).
Tutto sommato il gioco rimane gradevole e sarà un ottimo spunto per i più giovani che vorranno provare questo genere JRPG ormai abbandonato senza ricorrere all'accensione di una console di almeno 20 anni fa.
Voi lo avete provato? Fatemi sapere la vostra nei commenti.



giovedì 25 agosto 2016

“Ormai abbiamo osservato che ogni 4 o 5 anni c’è un sisma che colpisce la dorsale appenninica. Eppure gli amministratori non fanno prevenzione. Il risultato è che l’Italia è arretrata come il Medio Oriente: in un paese avanzato una scossa di magnitudo 6 non provoca crolli e vittime”.
Mario Tozzi, geologo e noto divulgatore scientifico in tv, intervistato dall’Huffington Post, non usa giri di parole contro la politica che a sette anni dal tragico terremoto dell’Aquila non ha fatto quasi nulla per prevenire il disastro di questo 23 agosto. La terra ha nuovamente tremato violentemente devastando i paesi vicini all’epicentro: Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto.
“Le zone dalla Garfagnana a Messina, e cioè la dorsale appenninica, sono tutte sismiche e appartengono alla stessa regione geologica. L’Italia è un territorio geologicamente giovane e perciò subisce queste scosse strutturali di assestamento. Non stiamo dicendo che i terremoti sono prevedibili”, puntualizza Tozzi, “perché sappiamo che è una sciocchezza. Ma stupisce che in una zona sismica non si faccia quasi nulla per impedire che una scossa di magnitudo 6 possa addirittura far crollare un ospedale come è accaduto ad Amatrice”.
Non esiste alcun alibi, continua il geologo: “Non veniteci a dire che i paesini del centro Italia sono antichi e perciò crollano più facilmente. Gli antichi sapevano costruire bene e basta pensare che a Santo Stefano di Sessanio, vicino l’Aquila, era crollata soltanto la torre perché restaurata con cemento armato, mentre a Cerreto Sannita nel Beneventano quasi tutto era rimasto intatto dopo il terremoto dell’Irpinia: non fu un caso, era stato costruito bene”.
Dunque “siccome ormai è chiaro che dobbiamo avere a che fare con i terremoti dovremmo costruire e fare una manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati, i soldi devono essere impiegati in questo modo: è la priorità”, sottolinea ancora Tozzi, ricordando che “in Giappone e in California con una scossa simile a quella di Amatrice c’è soltanto un po’ di spavento ma non crolla nulla”.
Mancati investimenti, fatalismo: il terremoto per Tozzi è soltanto una delle cause delle decine di morti di questa notte. “Facciamo sempre i soliti discorsi ma vediamo che non cambia nulla. Siamo il paese europeo con numero record di frane e alluvioni, siamo territorio sismico eppure per chi ci governa quando qualcosa succede è sempre una fatalità: bisognerebbe smetterla di pensare in questo modo e cominciare a ripensare seriamente al territorio”.

Un pensiero da me che oggi sono lontano dalla tragedia..

martedì 16 agosto 2016

3-7

Siamo finalmente giunti al dunque : Pokémon Go è stato rilasciato e, superando tutte le previsioni, si è attestato come games-app più scaricata nel giro di pochi giorni: andiamo ad analizzare insieme da dove deriva questo successo.

Un successo in parte preannunciato.
Parliamoci chiaro, se non giochi a Pokémon GO in questo momento ci possono essere solo 3 motivi:
  1. La tua età : probabilmente hai già superato gli "anta"
  2. Sei una persona un pò priva di umorismo: divertirsi ogni tanto non vuol dire essere stupidi!
  3. Hai Windows Phone: mi dispiace.
Tolte queste tre categorie, la popolarità di questa nuova applicazione per Android e iOS si sta facendo strada permettendo a Nintendo di rimpinguare le proprie casse.
La febbre da Pokémon Go infatti mette le ali al titolo Nintendo, che alla Borsa di Tokyo è balzato in sole sette sedute del 93,2%, raddoppiando di fatto il proprio valore a 27.780 yen (+9,8% nella sola seduta di venerdì 15/07)
La domanda è: Perché?
Andiamo a fare un analisi tecnica di questo nuovo titolo.
Innanzitutto stiamo parlando di un app per mobile rilasciata con la formula del free-to-play in cui è possibile tuttavia fare acquisti all'interno dell'applicazione con una moneta virtuale.
Uno dei punti focali del successo di questo nuovo videogioco è l'utilizzo della realtà aumentata  che fa da sfondo ad un ambientazione che ha coinvolto milioni e milioni di ragazzi per più di una generazione : come nel videogioco originale i Pokémon sono 151, ma per chi non lo sapesse con l'uscita del prossimo capitolo per console (Sole e Luna), i pokémon caturabili saranno più di 800 in totale e probabilmente li vedremo anche in Pokémon GO in futuro.


Il videogioco

Sicuramente sarà noto al 99% dei lettori come funziona il gioco ma siccome vogliamo bene proprio a tutti quindi parliamo un attimo di cosa è presente nell'applicazione.
Catch 'em all!
Il gioco parte con la scelta del primo Pokémon che ci verrà affidato dal professor Willow con l'obiettivo di fornirci un aiuto per completare il suo Pokédex ( un enciclopedia elettronica sui pokémon) che potrà avverarsi solo con la cattura di tutti i pokémon (questo compito spetterà proprio a noi!)

Pokemon-Go1

Durante il gioco sarà quindi possibile catturare tanti pokémon grazie alle nostre sfere-poké e allenarli, potenziarli e farli evolvere grazie alla polvere di stella e alle caramelle, che si ottengono catturandone ancora ancora e ancora..
Raggiunto il livello 5 del personaggio sarà possibile scegliere un team tra tre già preconfezionati che ci identificherà durante le lotte nelle palestre.
Sconfiggere le palestre avversarie attraverso un combattimento tra pokémon è un'altro dei punti cruciali del gioco: prendere possesso di una palestra di un team avversario infatti, ci permette di guadagnare punti esperienza e accumulare moneta virtuale, che altrimenti sarebbe possibile comprare solo attraverso soldi reali. Essa può essere utilizzata per comprare strumenti e oggetti utili nel nostro cammino di allenatori.
L'utilizzo degli strumenti appare molto importante, ma l'acquisto non preclude una buona giocabilità dato che gli stessi possono essere recuperati nei pokéstop, ovvero punti di interesse che si possono trovare all'interno della città. Questo scongiura per il momento la trasformazione del gioco da free-to-play a pay-to-win.
Possiamo vedere: l'allenatore, un pokémon da catturare, un pokéstop e una palestra



La realtà aumentata

La realtà aumentata è un'altra delle caratteristiche che ha portato al successo del titolo Nintendo.
L'innovazione in un obiettivo e in una mano.
Grazie a questa nuova tecnologia, fruibile in questo caso dal nostro smartphone, è possibile appunto percepire la realtà con il supplemento appunto del videogioco, che vediamo sul nostro schermo grazie all'utilizzo della fotocamera.
In tanti lo abbiamo sognato da bambini e ora questo sogno è diventato realtà : aumentata.
Ok. mi sono appena reso conto che è difficile spiegare la realtà aumentata. Fate prima a provarla. Ad ogni modo questi Pokémon che vedete sullo schermo appariranno come se fossero realmente presenti nella vostra fotografia!

pokémon-go-guida-e-consigli-per-partire-alla-grande-01

Durante il gioco è possibile anche disattivare questa opzione (ricordo che il gioco in questo momento è una sanguisuga per la batteria) ma comunque è uno dei focus che ha portato al successo: Poter fotografare un pokémon sulla testa di un amico o in braccia a vostra nonna può essere un momento di ilarità tra amici che prima d'ora non era stato possibile assaporare con altre applicazioni.



Comparto tecnico e analisi

Andando ad analizzare il comparto tecnico in questi primi giorni successivi al rilascio ufficiale è possibile notare la frequente presenza di bug, caricamenti impegnativi e crash del gioco e del server che spesso rendono snervante il gioco.
Bug & crash, fruibilità con margini di miglioramento.
Tuttavia durante le svariate prove anche antecedenti al rilascio abbiamo potuto constatare che Nintendo sta lavorando alacremente per poter migliorare l'esperienza di gioco, e lasciatemela passare, in parte capisco le difficoltà che un team di sviluppo si trova quando deve affrontare un numero di giocatori così massiccio.
Speriamo quindi che nelle prossime patch del gioco l'esperienza verrà migliorata.
Parlando invece del vero e proprio videogioco, possiamo senz'altro dire che come scritto  da molti articoli di giornale odierni, è vero che il gioco ci ha stimolato a mettere i piedi fuori di casa per catturare pokémon e questo è chiaro sintomo di una realizzazione ben riuscita.
La realtà aumentata funziona e ha colto nel segno milioni di appassionati: tutti hanno sempre voluto lanciare una pokéball e finalmente Nintendo lo ha reso possibile con un gioco semplice ma efficace.
Una cosa che ci ha lasciati sorpresi è stata però la differenza rispetto a quello che ci aspettavamo: nel gioco mancano gli scambi tra i pokémon, la lotte tra allenatori per confrontare i propri pokèmon e altre feature, che ci saremmo aspettati di vedere nel giorno del lancio.
Sta di fatto che questo magnifico concept si è distaccato totalmente dalle altre applicazioni presenti negli Store fino a questo momento ( escluso "Ingress") e questo è stato a sufficienza per tutti....per ora...
Quanto durerà la pokémonGOmania si chiedono in tanti?
Con questo titolo Niantic ha permesso alle masse di entrare dentro la realtà aumentata accontentando sia i neofiti con un titolo semplice e intuitivo, e allo stesso tempo la vecchia guardia che non vedeva l'ora di catapultarsi di nuovo nel mondo di questi strani animaletti che hanno caratterizzato la nostra infanzia.
Il concept dunque è ben riuscito e questo è dimostrato dal successo che il gioco sta avendo in tutto il mondo, tuttavia sia il comparto tecnico, sia la quantità di contenuti al momento non è delle migliori e molti si chiedono quanto tempo durerà effettivamente questo livello di popolarità.
La domanda cruciale non è se il gioco è all'altezza della sua popolarità, ma se grazie alle future patch sarà possibile avere nel cellulare un gioco davvero avvincente che non si limita alla caccia ossessiva di pokémon e palestre, ma un vero e proprio videogioco in grado di tenerci impegnati per molte ore senza scendere nel baratro della monotonia.

Voi cosa ne pensate?

Recensione su LegaNerd

martedì 12 gennaio 2016

Nuovo trailer di Tom Clancy: The division rapinato da non so dove,,,guardatelo prima che lo deletano!
Video The Division

lunedì 11 gennaio 2016

Dopo 7 lunghi anni di attesa, tutti noi grandi fan della serie Fallout abbiamo finalmente potuto mettere le mani sul nuovo capolavoro targato Bethesda : facciamo una panoramica del nuovo capitolo per tirare insieme le somme su quello che è stato uno dei migliori giochi del 2015: ecco a voi Fallout 4 !

Welcome to Boston!

Cambia la città ma non quello che ci riserva la serie. Ci troviamo a Boston intorno all'anno 2280 in un ambientazione post-apocalittica tipica della serie. La corsa agli armamenti, il limite di risorse da contendersi duecento anni addietro ha portato ad una guerra nucleare che ha portato alla catastrofe l'intero pianeta: pochi sono quelli che si sono riusciti a mettersi in salvo negli appositi rifugi anti-atomici chiamati Vault, ed uno di questi è proprio il nostro protagonista.
Tralasciando il proseguo della storia per evitare ogni sorta di spoiler vorrei concentrarmi su quello che è il primo impatto del videogiocatore.
Uno stile retrò anni '50, con musiche che trasportano il videogiocatore non solo in un'ambientazione post guerra nucleare ma anche in quella voglia di vita riscoperta dai nostri avi negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, analogie che però ci lasciano, come il vecchio capitolo, meravigliati da come questi due scenari vadano in simbiosi perfetta per creare un'ambientazione unica nel suo genere, e che accompagnano il giocatore dall'inizio alla fine.
Trama lineare con quest secondarie coinvolgenti.
Alla ricerca del figlio scomparso durante l'ibernazione avvenuta nel Vault, il nostro protagonista comincia il suo viaggio in quello che è chiamato Commonwealth, ma senza particolari pressioni date dalla trama. E' questo è proprio la punta di diamante di questo titolo: il giocatore, non avendo costrizioni sulle trama principale ( che nonostante sia benfatta diciamo non è dotata di un climax tale da spingerci a finire il gioco tutto d'un fiato), è invogliato a esplorare la mappa e avvincendarsi in molte quest secondarie, spesso non utili al completamento del gioco ma che, data la loro fattezza e struttura veramente ottimali coinvolgono in maniera veramente eccezionale. In questo modo anche se per il completamento del titolo occorrerebbero circa una cinquantina di ore di gioco, è possibile vagare e godersi pienamente il titolo per almeno il doppio delle ore ( tutti ricordiamo come Bethesda ci abbia intrappolato con le sue quest secondarie in vecchi titoli come anche Skyrim ).

Un RPG/FPS unico nel genere.

Andando più nello specifico dei tratti RPG del gioco, la personalizzazione del personaggio tramite dei talenti chiamati Perk è veramente ben fatta, permettendoci di specializzarci in modo più congruo in base allo stile di gioco che si vuole adottare. Oltre a questa evoluzione del personaggio il gioco essendo un free-roaming da la possibilità di raccogliere oggetti di qualsiasi genere: da munizioni, steam-pack (cure) e siringhe anti-radiazioni per quanto riguarda la parte action, a utensili e oggetti di uso quotidiano da poter utilizzare nel crafting, novità assoluta di questo nuovo capitolo.
Innovativo sistema gestionale e di crafting
Soffermandoci su quest'ultima caratteristica innovativa del nuovo capitolo, si può notare come ogni oggetto in grado di essere raccolto è scomponibile in materie prime che possono essere utilizzate sia per formare degli oggetti totalmente nuovi tramite gli appositi banchi di lavoro, sia per migliorare delle armi o delle armature già equipaggiate in modo da poter affrontare sfide più difficoltose nel corso del gioco.
La novità più esaltante è però l'utilizzo di questi materiali, per poter costruire accampamenti ( case, banchi da lavoro ecc..) e relativo mobilio o oggettistica, per rendere la storia e l'intorno del nostro personaggio unico a nostro piacimento. Questa rudimentale direzione di un RPG, verso uno stile di gestionale cittadino e personale, anche se non perfetto per quanto riguarda le sue fattezze, può portare il giocatore ad occupare molte ore di gioco personalizzando a dovere il protagonista e l'ambiente di gioco. Cosa aspettarsi di meglio da un RPG?
La risposta è proprio nell'unicità del genere Fallout che non si ferma solo alla componente RPG ma che va ad intaccare anche la parte di videogiocatori appassionata di FPS.
Anche se è possibile giocare con una visuale in terza persona tipica dei giochi di ruolo, dopo poche ore di gioco è possibile accorgersi che la telecamera esterna non è la soluzione tecnica per affrontare tutte le insidie del gioco.
Il vero compromesso tra sparatutto e  RPG.
Questo fattore che potrebbe infastidire alcuni videogiocatori, può anche non essere visto come una mancanza poichè è proprio nell'obiettivo di Bethesda indurci a giocare questo RPG anche come uno sparatutto. Sappiamo bene che in Fallout il combattimento non è affatto una componente sporadica e proprio per questo la casa produttrice è riuscita nel corso del tempo a mostrare un nuovo tipo di soluzione accattivamente che unisce i due generi in qualcosa di eccezionale.
SPAV in azione!
Grazie all'ausilio della visuale SPAV, già implementata nel terzo capitolo e qui riproposta
con ulteriori miglioramenti, è permesso effettuare uno slow motion sulle parti del corpo più esposte, affrontando le battaglie di ogni genere come un vero e proprio shooter.
In sostanza Fallout 4 è in grado di unire due mondi e due stili di gioco spesso molto lontani grazie ad una linea di confine molto velata che rende piacevole le ore di gioco, permettendo vaste esplorazioni in un ambientazione veramente molto dettagliata e ricca che attende solo di essere scoperta, ma allo stesso tempo rende avvincenti le fasi action di combattimenti con avversari non generati in base allo stesso livello del nostro personaggio, particolare che rende il tutto veramente avvincente.
Un'ultima novità viene del reparto interattivo ed è la possibilità di legarsi a dei compagni, a partire dall'iniziale Dogmeat, il cane protagonista del trailer di annuncio del gioco.
E' possibile incontrare nel corso del gioco una dozzina di possibili compagni svolgendo le varie quest ed utilizzandoli successivamente per superare gli ostacoli che ci aspettano nel Commonwealth. Potremo farci accompagnare soltanto da uno per volta e potremo sfruttarli oltre che per attaccare il nemico, mantenere una certa posizione o raccogliere determinati oggetti tramite un sistema di comandi molto rudimentale, anche per costruire delle reti sociali man mano che miglioreremo la nostra affinità con loro portandoceli dietro e condividendo le loro ideologie.
fallout_4_a_man_and_his_dog-wallpaper-1280x720

Motore grafico non al passo coi tempi.

Se c'è però un vero aspetto negativo di questo nuovo titolo unico nel suo genere è il comparto grafico. Nonostante siano evidenti e sostanziali i cambiamenti effettuati nell'ultimo capitolo è possibile notare già dai primi minuti di gioco come la cura e la minuziosità dei dettagli in gioco non sia accompagnata di pari passo da una grafica sensazionale proprio degli stessi.
Lontani anni luce dalla vera next-gen
Il passaggio di motore grafico, dal Gamebryo al Creation Engine, appare chiaramente non sufficiente paragonato agli altri titoli next-gen ( non a caso sono già trascorsi 4 anni dall'uscita di Skyrim, che già a suo tempo non era il top del top graficamente). Allo stesso modo è chiaro come la stabilità dei 30 frame/s sul 1080p non sia del tutto ottimale dando chiari segni di apparente rallentamento nella fluidità di gioco.
D'altro canto l'aspetto positivo che verrà sicuramente apprezzato da chi è cresciuto a pane e Fallout è l'assenza di bug critici e frequenti all'interno del gioco che ha caratterizzato la serie nel corso degli anni.
Tutto sommato la mole di lavoro per la casa di produzione si è vista anche in altri direzioni, permettendo l'ausilio sia del pip-boy in limited edition sia dell' app per cellulare all'interno del gioco. Ed ultima ma da non sottovalutare anche l'app Fallout Shelter che ha preceduto l'uscita del gioco con numeri veramente elevati.

 

Cosa aspettarsi : la recensione.

In sostanza Fallout 4 è un titolo veramente ben fatto che non brilla di innovazione e perfezione come il suo predecessore ma spinge il videogiocatore a perdersi nella sua geografia mettendo a disposizione ore e ore di gioco grazie ad una trama accettabile e sviluppi imprevisti di quest secondarie invece veramente mozzafiato che ci porteranno via veramente tanto tempo. L'accuratezza di Bethesda sicuramente non sarà visibile nel comparto grafico che lascia un pò a desiderare, ma ci lascia allibiti per quanto riguarda il sistema ruolistico veramente ben fatto con sprazzi di crafting e gestionale che rendono vivo e divertente il tempo passato a Boston. Inoltre il combat system ottimale ed un ambientazione veramente unica nel suo genere rende questo nuovo titolo immancabile nella nostra libreria di videogiochi. Voi cosa ne pensate?

lunedì 4 gennaio 2016

Erano già stati scoperti nel corso degli ultimi anni ma ora sono stati ufficialmente aggiunti alla Tavola Periodica degli Elementi.

Stiamo parlando di Ununtrio, (Uut o elemento 113), Ununpentium (Uup, elemento 115), Ununseptio (Uus, elemento 117), e ununoctium (Uuo, elemento 118 ) ovvero i 4 elementi aggiunti il 30 Dicembre alla Tavola Periodica, dall'Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC).
I nomi al momento sono provvisori e verrano cambiati in un futuro: spetta proprio agli scopritori assegnarli un nuovo nome.
Le scoperte sono state fatte da scienziati di tutto il mondo (precisamente USA, Russia e Giappone) e dopo accurate e minuziose ricerche i nuovi arrivati ora sono andati a completare la settima riga della tavola periodica di Mendeelev.
Vi lascio con un immagine di come saranno i relativi riquadri delle Tavole che usciranno con i nomi provvisori.